E io qui, nuda

di Cristina Obber
ed. Settenove

Dal 24 giugno è in libreria E io qui, nuda, pubblicato da Settenove edizioni, il nuovo romanzo di Cristina Obber, scrittrice e giornalista, già autrice dei fortunati L'altra parte di me (Piemme) e Siria non amour (Piemme).

Una storia di amore e amicizia, ma anche di trasformazione, riconoscimento e libertà, che coinvolge i due principali protagonisti, Stella e Jacopo, in un dialogo continuo tra i diversi punti di vista.

Stella è una ragazza ribelle e anticonformista, ascolta solo musica punk e si sente indistruttibile. Non sorride mai. Non vuole un ragazzo fisso e l’incontro con Jacopo la trova resistente. Ma l’amore vince. Quando Stella sembra lasciarsi travolgere dalla felicità, una malattia, l’alopecia, rischia di farla precipitare nel buio.

Vari sono i temi che ruotano intorno alla storia d’amore tra Stella e Jacopo e al loro gruppo di amiche e amici. Il tabù della malattia che può invece essere semplicemente parte della vita, la ricerca della nostra autenticità in un mondo che ci propone modelli preconfezionati, quanto sia difficile volersi bene senza giudicarsi con gli occhi degli altri. E ancora, i vari piani del desiderio in una relazione d’amore, il valore dell’amicizia nei momenti difficili, quanto sia importante imparare a chiedere aiuto, quanto l’Attenzione e la Cura reciproca siano una spinta a non sentirsi soli in un mondo non sempre accogliente.

Attraverso il personaggio di Jacopo il libro dà voce a un maschile spesso invisibile. Nella sua esperienza decennale in tante scuole superiori di tutta Italia per dialogare su stereotipi e sessismo, l’autrice ha sperimentato quanto i maschi si sentano in gabbia in modelli di virilità e di relazione che sentono lontani da sé e soffrono per sentirsi inglobati in un immaginario del maschile che non li rappresenta. Jacopo è un ragazzo che rompe con lo stereotipo del bello e dannato, è sensibile, ama studiare, sa essere un buon amico e soprattutto sa rispettare Stella anche nel suo dolore, lasciandole lo spazio e il tempo di cui ha bisogno senza mai smettere di amarla e desiderarla.

Attraverso la malattia Stella si metterà a nudo con se stessa e riuscirà a ritrovarsi grazie anche al l’amore di Jacopo e a una nonna amorevole. Perché il dolore non va nascosto né rifiutato, va accolto, elaborato, compreso, condiviso. Perché dobbiamo imparare a prenderci cura delle nostre ferite. Questo significa crescere.

Tutti i punti emergono lentamente, apparentemente nascosti e sovrastati da quella che nella sostanza è la storia di un grande amore.

Ultimi commenti

15.06 | 17:14

Gentilissima, il Festival riprenderà ad ottobre, con attività rivolte alle scuole a alla cittadinanza.

10.06 | 08:14

Dopo l'estate il Festival riprenderà le attività?

16.11 | 09:16

Grandissimo programma, complimenti!

20.10 | 12:13

Salve Monia e Nicola, sono Daniela Bises e mi occupo io dei lab. teatrali nelle scuole dell'infanzia+primarie di Uscire dal Guscio. Riuscite a contattarmi con email a festival@usciredalguscio.it?

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