festival di letteratura per l'infanzia e l'adolescenza
di Antonio Ferrara
Ed. Rizzoli
Da casa mia a scuola non c’era molta strada.
C’era un tratto del percorso, però, che mi metteva agitazione.
Una stradina che si snodava tra la biblioteca e il manicomio.
Io al mattino percorrevo la stradina del manicomio e cercavo di non guardare in alto.
Cercavo di non ascoltare la loro richiesta assurda, la loro voce disperata, ma i richiami insistenti
mi costringevano a obbedire.
“Batti il muro!” urlavano. “Batti il muro!”
E io obbedivo, allora, picchiavo la mano aperta sui mattoni ruvidi e poi scappavo via.
CATERINA è solo una bambina quando sua madre comincia
a chiuderla in un armadio, al buio. È il segnale di una malattia che non assume mai manifestazioni violente, però infligge a Caterina questa pena ripetuta che non tocca invece alla sorella, chissà perché.
Dentro l’armadio
Caterina ha paura, all’inizio. Poi comincia a portare con sé un libro e una torcia elettrica, e tutto cambia.
La lettura diventa lo strumento per contrastare la volontà della madre in modo sommesso. Caterina non urla, non protesta:
rimane buona e zitta dentro la sua casetta di legno, al riparo, con i suoi libri. Sono le storie a salvarla. E sarà l’amore per i libri, un amore fedele e paziente, a dare infine un senso alla sua vita.
(Fonte: rizzoli)
Ultimi commenti
15.06 | 17:14
Gentilissima, il Festival riprenderà ad ottobre, con attività rivolte alle scuole a alla cittadinanza.
10.06 | 08:14
Dopo l'estate il Festival riprenderà le attività?
16.11 | 09:16
Grandissimo programma, complimenti!
20.10 | 12:13
Salve Monia e Nicola, sono Daniela Bises e mi occupo io dei lab. teatrali nelle scuole dell'infanzia+primarie di Uscire dal Guscio. Riuscite a contattarmi con email a festival@usciredalguscio.it?