Christophe Léon in una classe III di una scuola secondaria di secondo grado

Venerdì scorso abbiamo "portato" Christophe Léon in una classe III di una scuola secondaria di secondo grado.

Il suo libro è stata la molla per indagare tante cose, dalle modalità di scrittura che possono variare da persona a persona ("a voler scrivere bene, finisco per scrivere male; io scrivo di getto, tutto insieme, poi dopo ci lavoro"), all'importanza di "essere" per poter scrivere, al ruolo della realtà e della fantasia nella scrittura.

Ancora una volta è stata d'aiuto la presenza di una docente molto in gamba che ha saputo spingere allieve e allievi a vincere la timidezza e a mostrare allo scrittore i loro disegni, i loro fumetti. Lui in cambio ha promesso di inviare loro la copia del suo libro in francese, con una dedica personalizzata.

Christophe ha lasciato alla classe il suo indirizzo, e sappiamo che in questi giorni ragazze e ragazzi gli invieranno disegni e altro. Si è insomma costruito un ponte, che prima non c'era, tra uno scrittore francese e una classe di 12/13 enni. E ci possiamo scommettere che questo è un episodio che lascia il segno, un bellissimo segno. In seguito ad incontri così forti si potrebbe anche decidere che "magari sì, magari anche io, un giorno, scriverò un bellissimo libro!"

In foto: Christophe e il suo micio, la copertina francese del libro che è stato letto nella versione italiana di Camelozampa nella classe che lo ha ospitato, e parte dei nostri appunti: stare dietro le quinte di questi incontri arricchisce anche noi!

Ilaria Guarducci e il suo "Spino" in due scuole dell'infanzia

Oggi abbiamo portato Ilaria Guarducci e il suo "Spino" in due scuole dell'infanzia, in due comuni diversi.

Avevamo mascherine d'ordinanza, cartoncini, e altre sorprese per le bambine e i bambini che ci hanno accolto con gioia contagiosa!

Ilaria ha fatto fare a tutti una vigorosa ginnastica per orecchie e bocca, perchè affinché la lettura di "Spino" riesca ha sempre bisogno di orecchie attente e voci potenti; poi ha iniziato una lettura coinvolgente, talmente coinvolgente che grazie alla mimica, alla postura, ai versi... improvvisamente tutte le bambine e i bambini somigliavano un po' al protagonista del suo libro!

Dopo la lettura, Ilaria ha mostrato come è "facile" disegnare, e creare i personaggi che si vuole, poi ha proposto un laboratorio degno di un'accademia di belle arti: colla, forbici, cartoncini, segreti da artista che non vi sveliamo, e in poco tempo ognuno ha potuto costruire il suo Spino da portare a casa.

E' stato bello tornare a scuola, fra le bambine e i bambini, anche se sempre a distanza di sicurezza e con tutte le attenzioni del caso. Sappiamo che in questo periodo le scuole hanno davvero poche possibilità di aprire le porte a chi arriva da fuori, e ci sentiamo proprio fortunate che queste due porte siano state aperte per noi.

Corso di formazione "Con voce bambina"

Il corso di formazione "Con voce bambina" condotto da Elena Buccoliero si è concluso il 16 novembre: hanno partecipato con entusiasmo educatori, educatrici, insegnanti ma anche giovani studentesse.

Durante l'incontro finale abbiamo proposto fra l'altro lo spettacolo "Papà di sole papà di tempesta" realizzato dagli Chapeau des rêves, tratto dall'omonimo libro di Elena Buccoliero.

Condividiamo l'entusiasmo e le parole degli Chapeau des rêves, che ben descrivono il "carattere" di quest'ultimo incontro ma anche dei precedenti:
<<È stato un momento di confronto e condivisione con insegnanti, educatrici ed educatori. Il bisogno che tutte e tutti abbiamo è che si parli di "verità" con le bambine e i bambini>>.

Grazie ad Elena, e a Maurizio e Stefania (Chapeau des rêves).

Ultimi commenti

15.06 | 17:14

Gentilissima, il Festival riprenderà ad ottobre, con attività rivolte alle scuole a alla cittadinanza.

10.06 | 08:14

Dopo l'estate il Festival riprenderà le attività?

16.11 | 09:16

Grandissimo programma, complimenti!

20.10 | 12:13

Salve Monia e Nicola, sono Daniela Bises e mi occupo io dei lab. teatrali nelle scuole dell'infanzia+primarie di Uscire dal Guscio. Riuscite a contattarmi con email a festival@usciredalguscio.it?

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